di Stefano Ciccone
L'assemblea nazionale di Sinistra ecologia libertà convocata per oggi a Roma deve misurarsi con un cambiamento profondo nello scenario politico e con la necessità di confrontarsi alla radice con le ragioni della sua nascita. Si tratta di una discussione che ha però un interesse più generale.
Il sollievo con cui abbiamo salutato la caduta di Berlusconi è ormai un ricordo lontano. Con l'insediamento di Monti e il dispiegamento delle sue politiche si è aperta una fase che ha mutato lo scenario. La politica è esautorata dalle richieste dei mercati e dalle disposizioni europee. L'ultima scadenza elettorale ha visto la crisi dei partiti tradizionali e la crescita delle 5 stelle e dell'astensionismo. Le forze politiche sono percepite come prigioniere di diktat esterni e corpi separati tesi all'autoconservazione. La crisi dei partiti e della rappresentanza ha due spinte: una tecnocratica e l'altra populista.