di Simone Subrero, Filippo Orlando e Giampiero Dorato

Sono trascorsi ormai più di 70 giorni dal momento in cui i braccianti schiavi, trentanove lavoratori marocchini, occupati presso l’ azienda agricola Lazzaro situata nel comune di Castelnuovo Scrivia,
hanno deciso di dire basta alla loro condizione di sfruttamento e alla mancanza dei minimi requisiti di trattamento lavorativo dignitoso e umano, proclamando uno sciopero con effetto immediato e l’ istituzione di un presidio permanente di fronte alla azienda stessa, ai bordi della statale Tortona- Castelnuovo Scrivia. Ricordando brevemente nel concreto le ragioni di tale protesta dei lavoratori, spiccano la costrizione alle 13-14 ore di lavoro giornaliere con retribuzioni di poco superiori ad un euro all’ ora, mancanza di un minimo di umanità, la costrizione degli stessi a bere l’ acqua con cui si irrigano i campi, i continui dileggi con soprannomi tendenti a sminuire la dignità dei lavoratori ecc. ecc.;

 

 

 

 

 

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