Domani, sabato 26 marzo, saremo a Firenze alla manifestazione nazionale convocata dai lavoratori della GKN, per i diritti, il clima e contro la guerra.
La lotta dei lavoratori della Gkn è un esempio straordinario di come la difesa del diritto al lavoro può sfuggire all’isolamento nel quale per decenni hanno trovato la sconfitta migliaia di vertenze concluse con la chiusura e i licenziamenti.
La lotta della GKN parla a tutto il mondo del lavoro e a tutte le classi lavoratrici perché ha saputo proiettarsi fuori dai cancelli della fabbrica ponendosi come argine a un attacco che colpisce tutta la società attraverso la precarietà occupazionale, del salario, dei diritti e sapendo costruire intorno a sé una grande rete di solidarietà nel territorio e a livello nazionale diventando simbolo di una riscossa possibile.
Ma la scelta fondamentale è stata quella di uscire dall’ambito della pura resistenza e di attesa passiva nel limbo mortifero di garanzie salariali senza lavoro e di passare all’attacco mettendo in discussione il modello produttivo , economico e sociale. e pretendendo per i lavoratori il ruolo di protagonisti del cambiamento.
Le parole d’ordine di questa lotta, “Insorgiamo” e “Convergiamo” sono diventate la bandiera di chi non si rassegna con la consapevolezza che che da questo governo e da questo padronato non ci si può aspettare altro che peggioramenti, e che solo una grande ripresa delle lotte può fermare l’offensiva neoliberista e avviare il cambiamento necessario.
Raccogliamo l'invito alla convergenza che arriva dalla GKN: c'è la necessità di unire nella lotta comune lavoratrici e lavoratori che si battono per il salario, l’occupazione, pensioni dignitose e la sicurezza nei luoghi di lavoro, gli studenti contro la selezione di classe e l’alternanza scuola lavoro, i Fridays For Futurecontro i cambiamenti climatici, i movimenti in difesa del territorio, dell’ambiente e della salute, dei beni comuni, dei servizi pubblici.
E’ questa la direzione che dovrebbero assumere tutti i soggetti sociali, politici e sindacali che vogliono davvero porre fine ai drammi economici e sociali del neoliberismo e lottare per un modello economico e sociale non più centrato sul profitto, le disuguaglianze e una mercificazione senza fine, che, invece, rimetta al centro la dignità, i diritti, la cura dell’ambiente e delle persone
Rifondazione Comunista ha assunto da tempo l’impegno prioritario dell’unificazione nei conflitti e nell’opposizione ai governi antipopolari di ciò che il capitalismo neoliberista ha diviso, come unica strada per ricostruire la forza sociale e politica necessaria per avviare l’alternativa.
Per questi motivi oggi partecipiamo con grande convinzione alla giornata dello sciopero mondiale sul clima e domani 26 marzo parteciperemo e invitiamo tutti a partecipare alla manifestazione nazionale di convergenza dei movimenti a Firenze promossa dal Collettivo di fabbrica Gkn.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro del Partito della Rifondazione Comunista - SInistra Europea