Il 25 febbraio è stato proclamato da Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferrotranvieri uno sciopero di 24 ore nel trasporto pubblico su tutto il territorio nazionale. Il motivo è "il rifiuto delle associazioni datoriali Asstra, Agens e Anav di entrare nel merito di una reale trattativa per il rinnovo del contratto collettivo nazionale Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) e per il miglioramento delle condizioni lavorative, sia normative che salariali".
È l’ennesimo esempio di arroganza padronale: il contratto nazionale del settore è scaduto il 31 dicembre 2017, cioè da quasi 5 anni lavoratrici e lavoratori non vedono un aggiornamento degli stipendi, e, soprattutto, un adeguamento alle nuove condizioni lavorative venutesi a creare con la pandemia. Con l’aggravante che ciò avviene a fronte delle cospicue risorse pubbliche stanziate, anche nell'ultimo provvedimento Milleproroghe, a sostegno delle aziende del settore.
Del resto tanta protervia è resa possibile da un governo che da un lato distribuisce soldi alle imprese senza vincoli sui diritti, le tutele e il salario dei lavoratori, dall’altra non bloccando gli aumenti delle bollette sceglie di scaricare brutalmente l’inflazione su salari e pensioni.
Mentre difendiamo il diritto dei lavoratori al contratto non possiamo non richiamare la situazione disastrosa del trasporto pubblico, senza il potenziamento necessario per il contrasto alla pandemia.
Nulla è stato fatto, né nel momento emergenziale, né nei successivi due anni quando sarebbe stato possibile elaborare e realizzare programmi di ampio respiro.
Sosteniamo lo sciopero senza esitazioni, rifiutando di unirci al coro mediatico che sottolinea solo i disagi per i cittadini senza nemmeno citare le motivazioni, perché crediamo che la lotta per i salari e i diritti riguarda tutte le lavoratrici e i lavoratori nel paese con i salari tra i più bassi d’Europa.
Prima i diritti e il lavoro, non i profitti.

Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea

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