Gli operai e le operaie della Whirlpool tornano in piazza per ricordare i 1000 giorni di vertenza, 1000 giorni di silenzi e di tante promesse non mantenute, 1000 giorni durante i quali hanno dato lezione di dignità lottando non solo per se stessi, ma per la salvaguardia di un tessuto produttivo vitale per l’economia del territorio e l’occupazione. Lo fanno con il titolo di una canzone divenuta simbolo di questa lotta operaia “Un nuovo Sud”. Appunto il Sud, con livelli di disoccupazione intollerabili, i giovani costretti a emigrare mentre si susseguono governi che lasciano il destino dei territori nelle mani di multinazionali che arrivano, predano e se ne vanno all’inseguimento di profitti sempre più alti, indifferenti alle macerie che si lasciano alle spalle.
Occorre cambiare passo. Occorre un forte riequilibro degli investimenti a favore del sud per contrastare l’allargamento delle disuguaglianze territoriali conseguenza del ritiro del pubblico in nome del primato del mercato e dei profitti; il contrario di quanto avverrebbe con l’autonomia differenziata che per questo va combattuta.
Siamo con le lavoratrici e i lavoratori della Whirlpool che oggi sono in piazza per dire basta a un governo che continua a destinare risorse pubbliche alle imprese per sostenerne le ristrutturazioni senza porre vincoli a tutela dei diritti, dei salari. Un governo che liberalizza i licenziamenti e le delocalizzazioni e rifiuta di varare un piano nazionale per il lavoro mentre sceglie di non bloccare gli aumenti delle bollette come viene fatto in altri paesi.
Occorre rilanciare e unificare le lotte come quella delle lavoratrici e dei lavoratori di via Argine per costringere lor signori a cambiare strada, per riconquistare i diritti e la dignità del lavoro;
Serve un nuovo intervento pubblico, con una nuova visione. Occorrono politiche industriali centrate sul primato del lavoro e dei diritti; un grande piano per l’occupazione centrato sul rilancio del pubblico cui manca almeno un milione di dipendenti, sulla riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario e su una riconversione ambientale e sociale dell’economia che ai profitti anteponga la cura delle persone e dell’ambiente;
Sosteniamo la lotta dei dipendenti della Whirlpool: nessun posto di lavoro deve essere perduto, gli operai ingiustamente licenziati siano riassunti.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Antimo Caro Esposito, cosegretario della federazione di Napoli
Elena Coccia, cosegretaria delle federazione di Napoli
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea