Nulla di fatto nell’incontro di ieri al ministero tra Gkn, sindacati e rappresentanze istituzionali interessate. La dirigenza della multinazionale mantiene la posizione arrogante della chiusura della fabbrica e del licenziamento di tutti i dipendenti, rifiutando perfino l’utilizzo delle 13 settimane di cassa integrazione messe a disposizione delle aziende con lo sblocco dei licenziamenti.
Riteniamo sacrosanta la posizione della Fiom di “non accettare nessuna soluzione che ruota intorno alla cassa integrazione per cessazione di attività perché ci sono tutte le condizioni ( come sostengono con forza i lavoratori del collettivo della fabbrica) per la continuità produttiva e occupazionale”.
Ma non aiutano sicuramente chi lotta per salvaguardare lavoro e produzioni gli arretramenti del governo sul decreto localizzazioni di fronte all’offensiva vergognosa di Confindustria, riportati con soddisfazione dal giornale dei padroni.
Si conferma ancora una volta la sudditanza di tutto lo schieramento politico al governo agli interessi dei padroni e l’assolutizzazione della libertà d’impresa anche quando questa lede gravemente diritti sociali e fondamentali principi costituzionali.
Solo un nuovo grande ciclo di lotte può invertire la continuazione e l’intensificazione delle politiche liberiste attuate con i soldi del Pnrr e aprire la strada a una nuova stagione in cui si rimettano al primo posto il lavoro, le persone, i diritti.
Concordiamo appieno sul fatto che fin che la multinazionale non ritirerà la pregiudiziale dei licenziamenti occorra rispondere all’arroganza con il rilancio della lotta e per questo invitiamo tutti i nostri iscritti a sostenere le iniziative organizzate in diverse città d’Italia dal collettivo della Gkn.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Antonello Patta, Responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/ Sinistra Europea