Sgomberato violentemente nella notte senza preavviso alcuno il presidio dei lavoratori della Texprint di Prato in sciopero della fame davanti al Comune per essere ricevuti dal Sindaco.
Dopo le violenze sulle persone e sulle cose condotta in stile che si addice allo squadrismo e non ai tutori dell’ordine di un paese democratico i lavoratori sono stati portati in questura e uno di loro, notizia gravissima dell’ultima ora, è stato tratto in arresto con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale; cosa inaccettabile riferendosi a persone aggredite violentemente nel sonno e trascinate scalze in questura.
I lavoratori di questa azienda con le loro lotte che durano da trecento giorni hanno fatto emergere situazioni di illegalità e sfruttamento che non dovrebbero avere diritto di cittadinanza in un paese civile. Sono indegni del ruolo che ricoprono rappresentanti delle istituzioni che invece di ringraziare i lavoratori e reprimere con tutti gli strumenti di legge le aziende che violano le leggi e riducono le persone a schiavi, utilizzano il pugno di ferro per reprimere i lavoratori e le loro lotte. Il sindaco e la giunta Pd dimostrano di stare dalla parte dei padroni come il loro partito che è nato per cancellare diritti dei lavoratori.
I lavoratori della Texprint hanno deciso di sospendere lo sciopero della fame inascoltato dalle istituzioni e preparano nuove forme di lotta. Nel frattempo hanno invitato tutte e tutti a sostenerli partecipando al presidio che terranno davanti al tribunale dove Abdou, il lavoratore arrestato sarà processato per direttissima.
Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà ai lavoratori colpiti e al Si Cobas, rinnova l’appello alle istituzioni ad assumersi le proprie responsabilità e si associa alle istanze regionali e provinciali del partito invitando i propri iscritti a partecipare al presidio di domani e sostenere le future iniziative.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile lavoro del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea