Rifondazione Comunista sostiene la lotta dei 700 lavoratori della CNHI di Lecce oggi in sciopero di quattro ore con presidio davanti ai cancelli in risposta alla scelta dei vertici aziendali di rimangiarsi gli accordi sottoscritti appena tre mesi fa, che prevedevano addirittura un aumento della produzione.
Siamo ancora una volta di fronte a scelte di multinazionali lasciate libere di inseguire il massimo profitto nell’indifferenza più totale per il destino delle persone e i processi di desertificazione industriale del nostro paese. La lotta dei lavoratori è la giusta risposta contro il rischio chiusura di uno stabilimento che rappresenta il principale insediamento produttivo della zona industriale di Lecce. E vuole essere un forte richiamo al governo, che ha appena concesso agli Agnelli, che controllano l’azienda, la garanzia pubblica per un prestito di 6,2 miliardi, ad assumersi le proprie responsabilità. E’ ora che dopo anni di totale sudditanza alle logiche del profitto e dei mercati responsabili del declino economico e produttivo del paese si cambi rotta; si mettano in campo politiche industriali per la salvaguardia dell’occupazione e delle produzioni in un progetto di riconversione ambientale e sociale dell’economia. Siamo con la lotta dei lavoratori della Cnhi di Lecce nella convinzione che solo una ripresa delle mobilitazioni che sappiano unire lavoratori e lavoratrici stabili con i non garantiti, disoccupati o precari senza tutele, pubblici e privati, migranti e non potrà costringere governo e padroni a cambiare. Per questo occorre che l’intervento a salvaguardia dell’occupazione e dei siti produttivi sia accompagnato da
-riduzione dell’orario a parità di salario
-innalzamento dei livelli salariali a partire dalla chiusura dei contratti aperti
-reddito universale per tutte e tutti quelli senza lavoro e salario dignitoso
-stabilizzazione dei precari a partire dalla sanità e dalla scuola
-un salario minimo garantito in tutti i settori con eliminazione dei contratti precari e pirati
Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Partito della Rifondazione Comunista –Sinistra Europea