Come Rifondazione Comunista esprimiamo tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori della FIAC di Pontecchio Marconi in lotta da due mesi per la difesa dell’occupazione.
Condividiamo la rabbia e la preoccupazione dei dipendenti dopo l’incontro di oggi chiusosi senza risultati per la chiusura arrogante della dirigenza.
La loro lotta si scontra con l’ennesima multinazionale che dopo anni di lauti profitti vuole spostare le produzioni inferendo un altro duro colpo all’occupazione e all’economia del territorio, mentre le istituzioni locali e nazionali stanno di fatto a guardare.
Non possiamo non sentire come nostra la generosissima lotta delle e dei dipendenti di questa azienda che come molti altri in tutta Italia sono impegnati in difesa non solo del posto di lavoro, ma di un tessuto produttivo nazionale sempre più impoverito .
Ma abbiamo il dovere di evitare che questo sia l’ennesimo atto del tristissimo stillicidio, che dura da anni, di lotte, anche eroiche destinate alla sconfitta
Allora dobbiamo dire con forza che, di fronte a governi che lasciano i destini dell’occupazione e dell’economia del paese nella disponibilità completa di industriali e finanzieri che vanno e vengono a loro piacimento, solo l’unificazione delle tante singole resistenze in una nuova grande stagione di lotte potrà invertire la tendenza alla desertificazione industriale produttiva.
Solo così sarà possibile obbligare il governo a definire un progetto per il futuro produttivo del paese da realizzarsi con politiche industriali che coniughino tutela ambientale, innovazione e lavoro di qualità.
Con questi obiettivi sosteniamo con forza i lavoratori e le lavoratrici della Fiac che nell’assemblea odierna hanno deciso di intensificare la lotta.
Maurizio Acerbo, segretario nazionale
Antonello Patta, responsabile lavoro
Rifondazione Comunista - Sinistra Europea