"verificheranno le condizioni": qualche seggio in parlamento vedranno di concederglielo. la sinistra ottriata. In ogni caso, il gesto di diliberto, una tra le più strafottenti mediocrità della sinistra italiana del dopoguerra, aiuta a capire in che giro siamo capitati.
'Sti Polverini sottili, inquinano veramente, rendono l'aria irrespirabile .... Puoi spazzolare finche' vuoi, non si tolgono di dosso .....
'Sto Mello dedica la vita a cianciare contro Grillo...contento lui...tra l'altro pessimo articolo, pieno di inesattezze e supposizioni assurde, completamente inventate dall'autore...bha
( incollo un commento dal sito cambiare si puo .it): "Attenzione compagni, le assemblee territoriali sono un ottimo inizio, ma nascondono un grande pericolo, potrebbero venir indirizzate in una precisa direzione, dalle forze che aderiscono all’appello in maniera organizzata. Quindi vigiliamo nei territori, che il percorso di una lista di cittadinanza politica, noi sia assoggettato a queste pressioni interne, che cercano un nuovo packaging a livello nazionale mentre nei territori applicano le regole di monti."
( SEGUE ) Quello che non si capisce è perché una persona di sinistra dovrebbe difendere la libera circolazione dei capitali in Europa (e senza questa libera circolazione dei capitali una moneta unica europea non ha motivo di esistere) quando a parole si dice di voler difendere l' articolo 18, i " beni comuni", l' industria pubblica ( quando il mantra del mercato unico europeo è proprio la concorrenza in tutti i settori), e la Costituzione della Repubblica Italiana frutto della Resistenza?Giustamente leggo: più stato e meno mercato. SACROSANTO. Ma quale stato? Senza lira, lo stato italiano non ha senso di esistere. non è che anche voi credete all' improponibile favola degli Stati Uniti d'Europa? O forse non ci credete però la favola fa comodo per possibili all' alleanze col PD ( unico partito che veramente crede a questa fesseria degli Stati Uniti d'Europa).
(...)demolizione del welfare e del diritto all’istruzione(...)rappresentano alcuni dei punti fondamentali da proporre in campagna elettorale. Forse intendevate il contrario?
(2a parte) Se posso, senza che ti offendi o altro, sarebbe il caso che se hai il dente avvelenato o ti da fastidio come scrive qualcuno, ti rivolga direttamente a lui. E' ingiusto e scorretto affermare che io non sono portato al dialogo o stravolgo le parole. Sono scritte nero su bianco - ed anche se non sono dette verbalmente (cosa che permetterebbe di capirne meglio l'emozione che porta a dire ciò) - sono pur sempre parole, e non è sempre l'altro che sbaglia. Vediamo come procediamo ora.
(2^ PARTE) Ora che accadrà? Immagino che il PRC inviterà la base ad appoggiare, per vincolo di coalizione, i democratici. Come spiegarlo a chi vedeva nel PRC una speranza? ai lavoratori, ai pensionati, a chi vuole pace e democrazia, giustizia sociale e diritti? Come spiegarlo alla mia coscienza? Ribadisco. NULLA DI MALE in "Cambiare si può", ma decidiamoci su cosa siamo noi e cosa vogliamo fare, NON PER ANDARE AVANTI o PER AVERE NUMERI, ma per vivere anziché cercare di esistere. Per me nessun dubbio. Comunista. @Frà Dolcino vogliamo riprovare anche al nazionale (cosa che PURTROPPO è giocoforza fare visto che la base è stata messa con le spalle al muro) come in Lombardia? Mi devo turare il naso e farlo? Va bene ... Ma poi ... FINALMENTE si farà questo congresso, o andremo avanti a farci ed a fare del male, tutto per un posto al sole? Concordo con Fuser al commento 9. E cmq ANCORA NESSUNO mi ha e ci ha risposto. PERCHE' MILITARE IN UN PARTITO DELLA RIFONDANZIONE COMUNISTA SE NON LA SI VUOLE?
(continua dal post precedente) Dopodicchè nessuno può negare quanto manchi al paese e quanto sia mancato negli ultimi anni 5 anni una rappresentanza comunista all'interno delle istituzioni del paese ma ciò non esclude la questione di cui sopra. Oltretutto, credo che la scelta di confluire nel cartello elettorale di Ingroia sconfessi le ragioni profonde della battaglia congressuale del 2008 che vide Ferrero vincente su Vendola. Lì si posero le basi per la rinascita di un partito dalla profonda vocazione sociale ed insieme di un partito che guardava al Novecento come un passaggio storico decisivo nella lotta per la liberazione dell'uomo dallo sfruttamento capitalistico. Oggi, che cosa rimane di quella impostazioni politica ed ideale imprescindibile per chiunque si accinga a porre al centro del proprio agire politico il problema del cambiamento profondo della società? Solo un' "impuntarsi" sulla questione della legalità e della moralità? Alla fine tra una sinistra legalitaria (Rivoluzione Civile) ed una libertaria (Sel) chissà che non ci si accorga, beninteso, con grande senso di frustrazione e rammarico, che l'unica alternativa credibile alla destra sia il tanto vituperato Pci-Pds-Ds-Pd.

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