Lo sblocco dei licenziamenti deciso dal governo Draghi continua a mietere vittime. Dopo la Gianetti di Ceriano Laghetto è il turno della GkN di Campi Bisenzio: l’azienda del settore automotive ha avviato una procedura di licenziamento che lascerà a casa tutti i propri dipendenti, 422 lavoratrici e lavoratori.
Un’iniziativa intollerabile quella dell’azienda, già condannata dal tribunale di Firenze per condotta antisindacale, tanto più in quanto messa in pratica sprezzantemente attraverso una semplice comunicazione a freddo via mail direttamente ai dipendenti.
Questo vergognoso comportamento messo in atto da un’azienda, la GKN, associata a Confindustria, un vero e proprio insulto ai lavoratori e alle rappresentanze sindacali, la dice lunga sul senso della “raccomandazione” sottoscritta dalle rappresentanze padronali insieme a governo e sindacati.
E conferma tristemente, come l’approvazione in parlamento della norma che allarga ancor di più le maglie del lavoro precario, quanto denunciamo da tempo: l’utilizzo delle risorse del Recovery Plan per ristrutturare le imprese ai danni dei lavoratori, dell’economia di interi territori e di importanti settori produttivi senza nemmeno mettere in campo piani industriali e occupazionali alternativi.
La GKN è un'altra delle aziende che nel tempo ha beneficiato dei soldi della legge 808 per il sostegno all'industria aeronautica. GKN infatti nel 1986 aveva acquistato per 286 milioni la Westland Aircraft, per poi guidarne la fusione con l'italiana Agusta, e poi rivendere il tutto intascando oltre 1 miliardo di sterline.
La GKN aveva acquisito l'Agusta Westland e in base alla legge 808 ha ricevuto, tra comparto civile e militare, ben 450 milioni, restituendone ad oggi meno di 100.
E’ indispensabile unirsi subito intorno alle lavoratrici e ai lavoratori della GKN perché questo fatto gravissimo merita, come già hanno affermato i compagni e le compagne di Rifondazione Comunista sul territorio di Firenze, una risposta immediata contro tutti i tentativi di colpire i lavoratori anche durante una ripresa realizzata con soldi pubblici.
No ai licenziamenti. Sosteniamo la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori della GKN!
Maurizio Acerbo, segretario nazionale e Antonello Patta, responsabile lavoro del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea