A distanza di un anno nulla è cambiato per mettere le scuole e chi le abita in sicurezza! Niente riduzione degli/delle alunni/e per classe, niente piano per l'edilizia, per scuole che da anni chiedono la messa in sicurezza e l'adeguamento alle esigenze didattiche, niente assunzioni del personale necessario, per cui anche il prossimo anno scolastico avrà una notevole componente di precariato, e l'elenco si potrebbe allungare. Quel che è peggio è che l'anno che verrà sarà come quello trascorso, anche per le risorse necessarie ad affrontare l'aumento dell'abbandono scolastico e la compensazione di due anni di surrogato di Scuola con la DaD.
Pesa purtroppo il silenzio delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative, quanto ad azioni di lotta, non facili in questo momento quanto necessarie. Eppure, all'inizio della pandemia, la piattaforma presentata dai quei sindacati andava nella direzione del diritto costituzionale allo studio e le assemblee che promossero on line, loro che potevano, furono molto partecipate. Si è vissuta in quella fase una forte spinta unitaria e soprattutto una inedita consonanza di obiettivi, tra tutte le Organizzazioni sindacali, molto vicini a quelli che fin da aprile scorso proponemmo a tutti. Il 26 marzo i Cobas e il Coordinamento Nazionale Precari della Scuola daranno voce a questi obiettivi che travalicano le istanze puramente sindacali. Un'occasione da cogliere indipendentemente dall'appartenenza sindacale, perché si alzi almeno una voce di una categoria svalorizzata, come il compito istituzionale che le è assegnato.
Rifondazione Comunista sostiene lo sciopero e parteciperà alle mobilitazioni del 26 marzo.
Loredana Fraleone Responsabile Scuola Università Ricerca
Antonello Patta Responsabile lavoro
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea