Non si risparmia nessuna occasione di repressione nel “Bel Paese” delle ingiustizie e delle disuguaglianze. Che siano lavoratori e lavoratrici che difendono il posto di lavoro o studenti, che occupano le scuole per rivendicare il diritto allo studio, il tentativo è sempre lo stesso: intimidire, reprimere, asnnullare qualsiasi forma di conflitto.

Ragazzi e ragazze, che con la Didattica a distanza hanno perso tanto della scuola che forma davvero, hanno voluto dimostrare con le occupazioni la voglia di riprendersi ciò che è loro dovuto per diritto costituzionale, hanno voluto esprimere il disagio di una generazione senza futuro, che vive in scuole degradate, dotate di un terzo di personale precario, senza risorse e sicurezza nelle classi e nei trasporti affollati, questioni che non rientrano nei problemi da prendere in considerazione con i fondi europei, per il governo Draghi.

In compenso, il direttore dell'Ufficio scolastico regionale del Lazio Pinneri, invia una circolare alle scuole superiori, per invitare i dirigenti scolastici a reprimere e intimidire gli/le occupanti: “......vi chiedo, ove vi troviate in questa situazione, di denunciare formalmente il reato di interruzione del pubblico servizio e di chiedere lo sgombero dell’edificio, avendo cura di identificare, nella denuncia, quanti possiate degli occupanti....”

Ricordiamo al solerte dirigente regionale del Lazio, che oltre al diritto politico di manifestare per i propri diritti la giurisprudenza, in innumerevoli sentenze, sostiene che le occupazioni non si configurano come reato quando costituiscono “permanenza” e in una di queste si chiarisce che: “l'edificio scolastico, pur appartenendo allo Stato non costituisce una realtà estranea agli studenti, che non sono semplici frequentatori, ma soggetti attivi della comunità scolastica e pertanto non sia configurabile un loro limitato diritto di accesso all'edificio scolastico nelle sole ore in cui è prevista l'attività didattica..”

Rifondazione Comunista è a fianco degli studenti e delle studentesse che lottano per il diritto allo studio e si impegna a sostenerli anche dal punto di vista legale, se necessario.

Loredana Fraleone – responsabile Scuola Università Ricerca PRC/SE
Giovanni Russo Spena – responsabile Democrazia Diritti Istituzioni PRC/SE

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