Care, cari,
siamo in dirittura d’arrivo con la campagna per la raccolta firme sul salario minimo. Grazie all’impegno profuso dalle compagne e dai compagni in tutta Italia abbiamo superato le 50 mila firme previste per portare alla discussione in parlamento le leggi di iniziativa popolare. Ora siamo chiamati a un ultimo sforzo per superare significativamente il numero minimo richiesto e dare così il massimo di rilevanza alla proiezione esterna della bella lotta politica che stiamo portando avanti.
Pertanto invitiamo tutte le federazioni e i circoli ad intensificare i banchetti nelle due settimane mancanti.
Ora è necessario porre la massima attenzione agli aspetti organizzativi e burocratici legati alla raccolta e alla verifica della regolarità dei moduli con le firme.
A questo scopo il dipartimento organizzazione ha predisposto un gruppo di lavoro che sarà operativo nella sede nazionale dal 14 novembre fino alla data della consegna in Senato, intorno al 28 di novembre.
Pertanto chiediamo ai regionali e alle federazioni di:
-inviare subito alla sede nazionale i moduli già pronti con le firme e le certificazioni; ricordiamo l’indirizzo: Partito della Rifondazione Comunista, via degli Scialoja n°3, 00196 Roma.
-accelerare la certificazione delle firme già raccolte in modo da non trovarsi né localmente né nazionalmente un sovraccarico di lavoro all’ultimo momento.
Pur sapendo che per molte e molti non ce ne sarebbe bisogno vi ricordiamo una serie di controlli utili per evitare errori che potrebbero portare all’annullamento delle firme:
-Controllare che in calce al modulo nello spazio riservato all’autenticazione non risulti indicato un comune fuori dall’ambito territoriale di competenza dell’ufficio che li ha vidimati;
-lo stesso ragionamento vale per gli autenticatori e il loro ambito di competenza.
-controllare che il numero indicato nell’autentica coincida col numero delle firme contenute nel modulo. In caso contrario vengono annullate tutte;
-verificare che i dati presenti sul modulo corrispondano a quelli indicati nel certificato elettorale, pena l’annullamento;
-controllare che la data dell'autentica non sia antecedente a quella di vidimazione né successiva a quella della certificazione elettorale;
-la sequenza temporale delle date è la seguente: prima la vidimazione, successivamente l’autentica e infine la certificazione.
In conclusione vi chiediamo, anche per facilitare il lavoro del nazionale, di indicare per ogni modulo il numero di firme effettivamente certificate.
Buon lavoro a tutte e tutti!
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale Prc-Se
Antonello Patta, segreteria nazionale, responsabile Lavoro Prc-Se
Ezio Locatelli, segreteria nazionale, responsabile nazionale Organizzazione Prc-Se