La busta paga dei dipendenti CIVIS, azienda che applica il contratto della vigilanza e dei servizi fiduciari, passerà dai 950€ lordi di maggio 2023 a 1200€ a partire dal mese di settembre 2023 .
E’ il risultato delle lotte e delle sentenze favorevoli ai lavoratori sostenuti in giudizio dagli avvocati D’Andrea e Gianolla, come quella promossa dall’Adl Cobas presso il tribunale di Milano che ha riconosciuto il diritto individuale delle lavoratrici e dei lavoratori a una retribuzione adeguata e coerente con l'articolo 36 della costituzione, a prescindere dal CCNL anche quando firmato dai sindacati confederali.
Si tratta di una vittoria importante sulla strada della conquista di salari che garantiscano una vita degna per tutte/i.
Lo stesso obiettivo che perseguiamo come Unione Popolare con la proposta di legge sul salario minimo di 10 euro all'ora, con aggancio automatico alla inflazione, pagato dai datori di lavoro, senza ricorso a contributi pubblici.
La nostra proposta richiama direttamente la centralità ineludibile della questione salariale nel nostro su cui non è più rinviabile l’apertura di una grande vertenza nazionale intorno alla quale costruire un fronte più ampio sui redditi e i diritti.
La ripresa del conflitto sociale nella forma più larga possibile, unificando il mondo del lavoro e i settori popolari impoveriti dalle politiche del governo Meloni come di quelli precedenti, dalle scelte della BCE e dell'Unione Europea, dalle conseguenze della guerra in Ucraina, oggi è più che mai l’unica strada per fermare la deriva antipopolare del paese e riconquistare quanto perduto.
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Paolo Benvegnù, segretario regionale del Veneto
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra