A Palermo più di 500 lavoratori e lavoratrici ex Almaviva si battono per salvare il posto di lavoro a rischio a causa di aziende irresponsabili e istituzioni latitanti.
La vicenda di queste lavoratrici e lavoratori mostra come poche altre il volto di un capitalismo disumano che considera i lavoratori mera merce di scarto, da usare e gettare sulla base delle convenienze del momento.
All’origine di tutto c’è Almaviva che gestiva il call center per Alitalia; ad essa è subentrata con una nuova gara la Covisan che insieme all’appalto ha ereditato parte dei dipendenti;
Con la nascita di Ita Airways Covisan ha ricevuto a sua volta il benservito in quanto la società subentrata ad Alitalia ha organizzato un call center interno anche per ricollocare parte degli esuberi dell’ex compagnia di bandiera.
In tutta questa girandola di modifiche societarie e appalti chi paga sono i 500 e più lavoratori e lavoratrici lasciati al momento in cassa integrazione, ma considerati sia da Almaviva che da Covisan esuberi di cui liberarsi.
E di fronte alla latitanza inerte del governo il rischio che dopo aver giocato per anni con la vita delle persone ora vengano semplicemente lasciate senza un lavoro diventa ogni giorno che passa sempre più concreto.
Noi pensiamo che il governo non possa starsene a guardare, ma debba farsi carico del futuro lavorativo di queste persone sia obbligando le aziende ad assumersi le loro responsabilità sia individuando altre soluzioni che esistono. Per esempio, utilizzando i fondi del PNRR per attuare un piano straordinario di assunzioni nel pubblico gravemente impoverito negli organici in tutti i suoi comparti, dai Comuni, alla sanità, alla scuola.
Ma il governo Draghi rifiuta di procedere in questa direzione perché ritiene che le funzioni pubbliche non solo non debbano essere potenziate, ma ridotte come si evince dalla spinta alle privatizzazioni del DDL concorrenza.
Mentre sosteniamo con forza la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori di Almaviva e Covisan siamo impegnati per il rilancio e l’unificazione delle lotte sulla base di una piattaforma che abbia al centro un grande piano nazionale per l’occupazione, unica strada per ribaltare le politiche neoliberiste e antipopolari del governo.
Antonello Patta, responsabile nazionale Lavoro
Vincenzo Fumetta, segretario della federazione di Palermo
Partito della Rifondazione Comunista/sinistra Europea