Rifondazione Comunista è al fianco dei lavoratori di acciaierie d’Italia e Jsv steel Italia che oggi scioperano per otto ore e manifestano a Roma davanti al ministero dello sviluppo economico.
La lotta è l’unica risposta possibile di fronte a un governo che proprio in un momento di gravi difficoltà nell’approvvigionamento di acciaio continua disattendere impegni assunti, lasciando lavoratori in cassa integrazione, impianti non funzionanti e irrisolta la riconversione ambientale.
Giustamente le organizzazioni sindacali della categoria pongono l’accento della drammaticità della situazione della siderurgia italiana e denunciano i ritardi e le manchevolezze dell’azione del governo di cui non vedono “ la visione sui temi della transizione energetica, del rilancio degli investimenti e della produzione”
Rifondazione Comunista da tempo denuncia le politiche neoliberiste del governo prono alle logiche del mercato e restio ad un intervento pubblico diretto e all’assunzione di piani industriali che connettano riconversione ambientale delle produzioni, rilancio del settore, sviluppo dell’occupazione diretta e nell’indotto. Dove nessun posto di lavoro deve andare perduto.
Basta con l’utilizzo dei fondi del PNRR per dare valanghe di miliardi, questi sì a pioggia, alle imprese e asservire ciò che è rimasto di pubblico dalla sanità all’istruzione, alla pubblica amministrazione agli interessi privati!
La giusta lotta dei lavoratori siderurgici è importante in sé, ma deve diventare l’inizio di una ripresa e generalizzazione delle lotte con lo sciopero generale di tutte le categorie per obbligare il governo a cambiare rotta e fare del PNRR lo strumento per rilanciare il ruolo dello stato nell’economia e ristabilire con un’opportuna destinazione delle risorse il primato delle persone, dei diritti e dell’ambiente rispetto ai profitti.
Prima le persone non i profitti
Nazionalizzare la siderurgia subito!
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Antonello Patta, resp. lavoro, Partito della Rifondazione Comunista -Sinistra Europea