Ancora morti sul lavoro, è notizia di oggi quella di due operai rispettivamente di 46 e 42 anni morti intossicati all'interno del Campus dell'università Humanitas di Pieve (MI) mentre stavano caricando una cisterna di azoto liquido utilizzato nei laboratori dell'ateneo e per alimentare l'impianto antincendio.
Per i due lavoratori, che erano dipendenti della ditta "Autotrasporti Pe" di Costa Volpino che lavora in subappalto per la monzese "Sol Group spa", a nulla sono serviti i soccorsi, al caso lavorano i carabinieri e il personale dell'Ats di Milano per verificare se ci siano stati errori nella manovra o mancanze strutturali e l'area è stata messa sotto sequestro. L'ipotesi è omicidio colposo.
Da tempo denunciamo una gravissima mancanza di sicurezza sul lavoro causata, tra le altre cose, dai tagli ai fondi destinati agli enti proposti al controllo e alla vigilanza effettuati da tutti i governi che si sono susseguiti e dalla tolleranza verso il proliferare di esternalizzazioni appalti e subappalti dove la mancanza di condizioni di sicurezza è favorita dalla ricattabilità.
Ora siamo davvero nel mezzo di una strage che non può andare proseguire.
Non si può morire di lavoro, si investa seriamente in sistemi di sicurezza e di controllo e si perseguano realmente le aziende che, nel nome del profitto, non rispettano i protocolli.
Tutta Rifondazione Comunista si stringe ai colleghi, agli amici e alla famiglia dei due lavoratori morti ed esprime loro le più sentite condoglianze.
Basta morti!
Antonello Patta, responsabile nazionale lavoro
Fabrizio Baggi, segretario regionale Lombardia
Partito della Rifondazione Comunista / Sinistra Europea