Oggi, martedì 1 giugno, sciopero nazionale di 24 ore di autobus, tram e metropolitane indetto dalle organizzazioni di categoria dei sindacati confederali, contro l’arroganza delle 900 imprese del settore che rifiutano il rinnovo del contratto di lavoro.
E’ intollerabile che aziende aiutate a superare la crisi prodotta dalla pandemia con generose quantità di soldi pubblici, circa tre miliardi, ora neghino la firma di un contratto scaduto da più di tre anni e il riconoscimento dei miglioramenti salariali, normativi e delle condizioni di lavoro richiesti.
Abbiamo già denunciato ripetutamente la scelta del governo di elargire molti miliardi alle imprese senza alcun vincolo per arrecare vantaggi a chi lavora. Ora chiediamo con forza al ministro delle infrastrutture di fare quanto necessario per sostenere le giuste richieste dei lavoratori e delle lavoratrici del settore nei confronti delle aziende.
Come Rifondazione Comunista riteniamo la lotta per il salario, i diritti e migliori condizioni di lavoro, specie in un paese come il nostro con salari tra i più bassi d’Europa, un momento importante del percorso necessario per restituire valore al lavoro e dignità ai lavoratori.
Sosteniamo quindi questa lotta e invitiamo i cittadini e le cittadine a fare altrettanto considerando che ci riguarda tutte e tutti.
Maurizio Acerbo, Segretario nazionale
Antonello Patta responsabile lavoro
Partito della Rifondazione Comunista/Sinistra Europea