L’alternativa c’è. Partecipiamo al NOMONTIDAY per contribuire a costruirla. A chi dice che non ci sono alternative alle politiche di austerity volute dalla Merkel e dalla Troika, rispondiamo che dalla crisi non si esce tagliando i diritti e il futuro, soprattutto delle giovani generazioni. Il Fiscal Compact, che chiede al nostro paese tagli di 45 miliardi l’anno per i prossimi 20 anni, è un trattato contro i popoli d’Europa, contro le conquiste sociali che fanno parte della storia europea. Le politiche di austerity peggiorano la crisi economica e creano una crisi di civiltà, una barbarie in cui si distruggono tutti i diritti sociali e del lavoro e si distrugge assieme la democrazia. In Italia centrodestra e centrosinistra uniti nel montismo hanno approvato il Fiscal Compact, così come il pareggio di bilancio in Costituzione.
Manifestiamo nel NOMONTIDAY perché ci sentiamo parte di quel movimento europeo che ha visto i popoli manifestare contro l’austerity, dalla Spagna alla Grecia, al Portogallo, alla Francia e ad altri paesi. Vogliamo connettere le lotte dei popoli europei e costruire anche qui in Italia un’opposizione sociale e politica forte e unitaria. Dobbiamo irrompere nel vergognoso racconto a reti unificate di un paese senza opposizione.
Vogliamo unire il Paese che resiste, le tante realtà di lotta contro le politiche di Monti, Fornero, Profumo, contro i tagli alla sanità, alla conoscenza, al sistema di welfare. Contro politiche che producono solo il peggioramento della disoccupazione, della recessione, della disperazione sociale, della solitudine.
Partecipiamo al NOMONTIDAY perché vogliamo:
più democrazia: le politiche di austerity espropriano la sovranità dei popoli ed instaurano una sorta di tecnocrazia autoritaria, nel solo interesse delle élites del capitalismo finanziario. Noi pensiamo che un’altra Europa sia possibile, fondata sulla democrazia e sulla partecipazione. Noi difendiamo la nostra Costituzione, figlia della Resistenza, da ogni manomissione e proponiamo, nel rispetto dello spirito della Costituzione, una legge elettorale proporzionale: la sola che garantisca il principio per cui tutti i voti hanno pari dignità.
più giustizia sociale: diciamo NO al FISCAL COMPACT. Sono le politiche monetarie e di bilancio a dover essere compatibili con i diritti sociali acquisiti, con il diritto all’esistenza degna di donne e uomini. Il futuro delle giovani generazioni non si costruisce con la precarietà e la cancellazione dei diritti operata dalle riforme delle pensioni e del lavoro a firma Fornero. Consideriamo, dunque, fortemente connesse le campagne referendarie per il ripristino dell’art. 18 e l’abrogazione dell’art. 8, contro la riforma delle pensioni e contro la precarietà, e la legge di iniziativa popolare per un reddito minimo garantito. È sui contenuti e sulla partecipazione che si può unire la sinistra d’alternativa e d’opposizione all’austerity.
un’altra Europa possibile: diversa dalla gerarchizzazione dei Paesi d’Europa voluta dalla Germania, dalla distruzione dello stato sociale imposta dall’austerity, dalla speculazione voluta dalle grandi finanziarie. Vogliamo l’Europa dei diritti e della democrazia.
Siamo persone che lottano, organizzazioni sociali e sindacali, forze politiche e movimenti civili, e ci siamo assunti l'impegno di dare voce e visibilità alle tante e ai tanti che rifiutano e contrastano Monti e la sua politica di massacro sociale, dando vita il 27 ottobre a Roma a una giornata di mobilitazione nazionale, NO MONTI DAY.
Scendiamo in piazza per dire:
- NO a Monti e alla sua politica economica che produce precarietà, licenziamenti, disoccupazione e povertà, no alle controriforme liberiste, oggi e domani.
- NO all'Europa dei patti di stabilità, del Fiscal Compact, dell'austerità e del rigore, che devastano da anni la Grecia e ora L'Italia.
- NO all'attacco autoritario alla democrazia, no alla repressione contro i movimenti ed il dissenso, no allo stato di polizia contro i migranti.
- Sì al lavoro dignitoso, allo stato sociale , al reddito, per tutte e tutti, nativi e migranti.
- Sì ai beni comuni, alla scuola e alla ricerca pubblica, alla salute e all'ambiente, a un'altra politica economica pagata dalle banche, dalla finanza dai ricchi e dal grande capitale, dal taglio delle spese militari e dalla cancellazione delle missioni di guerra, dalla soppressione dei privilegi delle caste politiche e manageriali, sì alla cancellazione di tutti i trattati che hanno accentrato il potere decisionale nelle mani di una oligarchia.
Sì alla democrazia nel paese e nei luoghi di lavoro, fondata sulla partecipazione, sul conflitto e sul diritto a decidere anche sui trattati europei.
Vogliamo manifestare per mostrare che, nonostante la censura del regime informativo montiano, c'è un'altra Italia che rifiuta la finta alternativa tra schieramenti che dichiarano di combattersi e poi approvano assieme tutte le controriforme, dalle pensioni, all'articolo 18, all'IMU, alla svendita dei beni comuni, così come c'è un'altra Europa che lotta contro l'austerità e i trattati UE.
Un'altra Italia che lotta per il lavoro senza accettare il ricatto della rinuncia ai diritti e al salario,che difende l'ambiente ed il territorio senza sottomettersi al dominio degli affari.
Un'altra Italia che lotta per una democrazia alternativa al comando autoritario dei governi liberisti e antipopolari europei primo fra tutti quello tedesco, della BCE della Commissione Europea e del FMI, del grande capitale e della finanza internazionale.
Promuoviamo una manifestazione chiara e rigorosa nelle sue scelte, che porti in piazza a mani nude e a volto scoperto tutta l'opposizione sociale a Monti e a chi lo sostiene, per esprimere il massimo sostegno a tutte le lotte in atto per i diritti, l'ambiente ed il lavoro, dalla Valle Susa al Sulcis, da Taranto a Pomigliano, dagli inidonei e precari della scuola, da Cinecittà occupata ai tanti esempi di cultura condivisa come il Teatro Valle occupato e le tante altre in giro per l'Italia, a tutte e tutti coloro che subiscono i colpi della crisi.
Vogliamo che la manifestazione, che partirà alle 14,30 da Piazza della Repubblica, si concluda in Piazza S. Giovanni con una grande assemblea popolare, ove si possa liberamente discutere di come dare continuità alla mobilitazione.
Proponiamo a tutte e tutti coloro che sono interessati a questa percorso di costruirlo assieme, specificandone e ampliandone i contenuti, fermi restando i punti di partenza e le modalità qui definiti.
Il comitato promotore NO MONTI DAY ROMA 27 OTTOBRE
Per aderire mail a:
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www.nomontiday.it
| DATA | REGIONE | LUOGO/DATA | RELATRICI/ORI |
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SAB 22/09/2012 |
TRENTINO ALTO ADIGE |
CONGRESSO REGIONALE |
IRENE BREGOLA |
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VEN 28/09 |
CALABRIA |
LAMEZIA ORE 17 |
MARCO GELMINI |
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DOM 30/09 |
MOLISE |
CAMPOBASSO ORE 10 |
ANTONIO FERRARO |
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LUN 01/10 |
EMILIA ROMAGNA |
BOLOGNA ORE 21 |
BRUNO STERI |
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VEN 05/10 |
LIGURIA |
GENOVA ORE 17.30 |
CLAUDIO GRASSI |
|
VEN 05/10 |
UMBRIA |
PERUGIA ORE 18 |
ROBERTA FANTOZZI |
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VEN 05/10 |
CAMPANIA |
NAPOLI ORE 17.00 |
AUGUSTO ROCCHI |
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VEN 05/10 |
PUGLIA |
BARI ORE 17.00 |
IRENE BREGOLA |
|
VEN 05/10 |
BASILICATA |
POTENZA ORE 17.00 |
ANTONIO FERRARO |
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VEN 05/10 |
SARDEGNA SUD |
ASSEMINI (CA) ORE 17.30 |
MIMMO CAPORUSSO |
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SAB 06/10 |
VENETO |
MESTRE ORE 14.30 |
AUGUSTO ROCCHI |
|
SAB 06/10 |
LOMBARDIA |
MILANO ORE 14.30 |
CLAUDIO GRASSI |
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SAB 06/10 |
TOSCANA |
FIRENZE ORE 16.00 |
ROBERTA FANTOZZI |
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SAB 06/10 |
FRIULI VENEZIA GIULIA |
MONFALCONE ORE 15.00 |
GIANLUIGI PEGOLO |
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SAB 06/10 |
MARCHE |
ANCONA ORE 16.00 |
DINO GRECO |
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SAB 06/10 |
SARDEGNA NORD |
NUORO ORE 10.00 |
MIMMO CAPORUSSO |
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DOM 07/10 |
ABRUZZO |
PESCARA C/O CGIL ORE 15 |
DINO GRECO |
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LUN 08/10 |
PIEMONTE+VALLE D’AOSTA |
TORINO ORE 18.00 |
PAOLO FERRERO |
|
LUN 08/10 |
LAZIO |
ROMA ORE 17 |
ROSA RINALDI |
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SICILIA |