Anche da parte dell'informazione normalmente benevola con il governo Draghi, si mostra sconcerto, se non aperto dissenso nei confronti delle ultime misure anti Covid, che non affrontano i problemi reali della sanità pubblica, ripristinando e incrementando, ad esempio, la medicina territoriale e in generale le strutture sanitarie, che continuano invece ad essere sottodimensionate. Le scuole riapriranno, se riapriranno, in totale diversificazione dei comportamenti, in grande confusione e prive degli strumenti necessari per la
sicurezza, come la riduzione del numero degli alunni per classe, l'aumento degli organici, sistemi di purificazione dell'aria, tracciamento, medico scolastico e così via. Tutti provvedimenti che chiediamo fin dall'inizio della pandemia e che erano contenuti nelle piattaforme dello sciopero dei sindacati di base e confederali del 10 dicembre. La tracotanza di un governo, sostenuto da centro destra e centro sinistra, che cura solo gli interessi delle imprese e dei profitti, si sta palesando in tutto il suo cinismo e falsità nel presentarsi come paese “modello” nella gestione della pandemia, quando le strutture di cui dispone e i provvedimenti messi in campo somigliano di più a certi paesi del terzo mondo piuttosto che a quelli dei “grandi” della terra ai quali l'Italia appartiene.
Il “migliore” di tutti non è stato neanche in grado di presentarsi all'opinione pubblica, per spiegare gli ultimi provvedimenti, pensa così di deresponsabilizzarsi Mario Draghi?
Rifondazione Comunista è mobilitata a sostegno dei provvedimenti necessari, per restituire al mondo della Scuola la dignità e la sicurezza necessarie per garantire il diritto costituzionale allo studio per tutte e tutti.

Loredana Fraleone - Responsabile Scuola del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea

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