
di Luigi de Magistris
Scene da colpi di coda di una Seconda Repubblica. Parlamentari di Pdl, Lega, Terzo polo, e di buona parte del Pd, hanno giocato al peggior esercizio consociativo nel nominare (e non eleggere, perché il merito non è stato preso minimamente in considerazione) i componenti delle authority sulla comunicazione e sulla privacy.











