di Gian Paolo Calchi Novati

Visto che i preparativi del già previsto intervento collettivo in Mali si dilungavano e col passare del tempo aumentavano le riserve degli Stati Uniti da una parte e dall'altra dell'Algeria, la Francia ha deciso di rompere gli indugi. Il fatto compiuto significa anteporre la guerra alla ricerca di una soluzione politica e nello stesso tempo cambiare le modalità dell'operazione. Sembrava scontato che Francia e Stati Uniti si sarebbero limitati a funzioni di addestramento, appoggio logistico e comunicazioni in un'operazione condotta per il resto da soldati africani a fianco o al posto dell'evanescente esercito maliano. Hollande lo aveva sempre escluso ma ha finito per - o ha cominciato con - schierare le truppe sul terreno. Si era capito che il presidente socialista, pur ripetendo che i tempi della «Françafrique» erano finiti per sempre, voleva dimostrare di essere più energico di Sarkozy e comunque fare «qualcosa di destra». Si è già spinto molto in là anche con la Siria (non certo per motivi umanitari).

 

 

 

 

 

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