Partito
della Rifondazione Comunista ODG SU FABBRICHE MARZOTTO assunto dal Cpn del 20-21 dicembre 2014 Le vicende vergognose avvenute negli stabilimenti della Marzotto in Calabria, Campania e Veneto, al pari di molte altre in cui i procedimenti giudiziari si sono conclusi senza ottenere giustizia, legano con un filo nero di morte la penisola e sono sintomatiche della inesistente e scandalosa considerazione che nei nostri tempi si ha nel mondo del lavoro e della vita stessa dei lavoratori. Per questo il Comitato Politico del Partito della Rifondazione Comunista, nella speranza che nel prosieguo del percorso giudiziario si possa ribaltare la deplorevole sentenza assolutoria emessa venerdì 19 dicembre dai giudici del tribunale di Paola, non può fare a meno di rimarcare il ruolo determinante di copertura dei padroni e di collusione che nel corso degli anni hanno avuto rappresentanti di organizzazioni sindacali, di partiti, di enti di controllo e di istituzioni locali; nello stesso tempo, sente la necessità di ringraziare i meritori comitati, le organizzazioni sindacali, le associazioni nazionali e quanti in questi anni si sono battuti per ottenere verità e giustizia. Per questo il Cpn impegna il partito a tutti i livelli a disvelare e a combattere quella concezione che nel corso di questi ultimi anni è diventata palese a tutti – per giunta veicolata da una legislazione continua che ha visto i governi degli ultimi anni e, soprattutto, quello in carica, pervicacemente impegnati a distruggere e frantumare i diritti dei lavoratori – che nel corso del procedimento di Paola è stata definita la “non rara coesistenza tra il bene e il male, tra, nello specifico, un’occupazione che dà e ha dato sostegno a quelle famiglie, ma che nello stesso tempo ha nascosto rischi e ha generato anche dolore”. Giuseppe Scarpelli, Lucio Cortese, Rosa Rinaldi |