Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 14 - 15 gennaio 2012

ODG sul pareggio di bilancio in Costituzione (modifica articolo 81) e adesione alla campagna di pressione sui depuati e senatori affinche’ la modifica costituzionale non avvenga con i 2/3 dei seggi assegnati per consentire il ricorso al referendum costituzionale confermativo.

Il Parlamento italiano sta riscrivendo, per accogliere i diktat dell’Unione Europea, l’articolo 81 della Costituzione per imporre il pareggio di bilancio così da legittimare e rendere intoccabili le politiche liberiste e impedire che le istituzioni pubbliche, dallo Stato ai Comuni, possano intervenire nella gestione dell’economia a salvaguardia degli interessi generali. Il Parlamento lo ha già fatto in prima lettura, con voto unanime e qualche astenuto. Lo ha fatto in sordina, senza nessun dibattito nel Paese, senza nessun confronto pubblico, senza tenere in considerazione il rischio concreto che la sovranità che la Costituzione vigente attribuisce al popolo sia spostata al mercato e alle sue dinamiche. Se anche in seconda lettura nei due rami del Parlamento la modifica dell’art.81 otterrà i due terzi dei voti a favore dei deputati e senatori assegnati, saranno vanificate le disposizioni dell’art.138 della Costituzione che stabiliscono la possibilità anche per i cittadini (500mila firme) di ricorrere al referendum costituzionale confermativo.
Il Comitato Politico Nazionale del Prc impegna le sue strutture nazionali e locali a sostenere la campagna di pressione sui deputati e i senatori affinché consentano, tramite la non partecipazione al voto o l’astensione, di non conseguire in uno dei due rami del parlamento il quorum dei 2/3 dei seggi assegnati, in modo da poter consentire il ricorso al referendum costituzionale confermativo attraverso la raccolta di 500mila firme tra i cittadini.

Alfio Nicotra

approvato

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