Partito
della Rifondazione Comunista Odg Sardegna - Noradar Il summit del G8 a La Maddalena ( 5 luglio ) ha disvelato pubblicamente quanto il PRC in Sardegna da tempo denuncia. Il comandante in capo del fronte sud della NATO ha , infatti, detto esplicitamente che l’insediamento dei radar lungo le coste occidentali della Sardegna fanno parte del sistema “ difensivo” NATO nel Mediterraneo: una cortina elettronica fin’ora presentata all’opinione pubblica come un banale strumento di controllo dei movimenti migratori. Da tempo i comitati NORADAR presidiano con l’appoggio delle popolazioni e di molti sindaci, i quattro siti scelti per l’insediamento radar, costringendo anche i deputati del PDL a tentare un ennesimo imbroglio richiedendo che i radar, le cui onde hanno un raggio di 50 km., siano piazzati all’interno di basi militari già esistenti lungo le coste sarde . Il movimento NORADAR con la partecipazione del PRC ha già respinto questa ipotesi anche perché non tiene in alcun conto i danni ulteriori al’ecosistema e alla salute degli abitanti e ha ottenuto una prima parziale vittoria con la sentenza del TAR (6 luglio) che , diversamente dall’Avvocatura dello Stato, ha ritenuto degna di esame la richiesta circa il diritto dei consigli comunali di pronunciarsi su insediamenti che possano arrecare danno alla salute della popolazione e all’equilibrio dell’ecosistema. Il CPN esprime pieno consenso e solidarietà militante alla lotta del popolo sardo impegnato a liberarsi dal fardello delle servitù militari , in sintonia con i movimenti che, ai partire dai NOTAV ai comitati contro le privazioni dei beni comuni, contrastano l’uso che il neoliberismo vuol fare della crisi per tentare una ristrutturazione del capitalismo europeo sulla pelle delle popolazioni. Vincenzo Pillai, Laura Stochino, Nicola Culeddu, Gianni Fresu, Giovanna Ticca assunto dall’assemblea |