Partito
della Rifondazione Comunista Dichiarazioni di voto sull'emendamento soppressivo al documento della segreteria Dichiarazione di Imma Barbarossa “Il senso del nostro emendamento non è quello di sabotare il percorso della Federazione ma quello di eliminare la stretta organizzativo/burocratica, dato il carattere verticistico con cui la si è voluta imporre, giacché a volte è più importante il ‘come’ di un processo del ‘se’. Occorre infatti che sia possibile e credibile il coinvolgimento dei circoli, delle realtà di base, di forze sociali che con la stretta congressuale sarebbero semplicemente aggregabili e non protagoniste. La nostra proposta, inoltre, come si deduce dalle firme, allude a un rimescolamento di aree che ora sono strette in rigidi confini, attraverso percorsi di soggettività differenti attorno al progetto della rifondazione comunista.” Dichiarazione di Roberta
Fantozzi Tornare indietro rispetto ad impegni già assunti significa dare il segnale di una rimessa in discussione complessiva del percorso della Federazione. Per questo l’emendamento va respinto. Le criticità che indubbiamente esistono vanno viceversa superate in avanti. Riaffermando quanto abbiamo scritto nel documento politico e cioè autonomia dal PD e scardinamento del bipolarismo come obiettivi strategici della Federazione. Costruendo la Federazione non come sommatoria di gruppi dirigenti, ma come spazio pubblico aperto e partecipato a movimenti, associazioni, singoli. Non solo non si deve tornare indietro ma la Federazione deve essere strumento del percorso di aggregazione delle forze della sinistra di alternativa. |