Partito
della Rifondazione Comunista Ordine del Giorno della Segreteria LOTTE SOCIALI, SINDACATO, INIZIATIVA REFERENDARIA Il Comitato Politico Nazionale di Rifondazione Comunista esprime la propria solidarietà a tutte le lavoratrici e i lavoratori in lotta per la difesa del posto di lavoro e impegna il partito a tutti i livelli a rafforzare il proprio intervento nelle vertenze e mobilitazioni in corso. Il Comitato Politico Nazionale
di Rifondazione Comunista, a fronte delle conseguenze drammatiche che
la crisi e le politiche del governo stanno determinando, ritiene urgente
la costruzione di una campagna di massa, che si articoli anche attraverso
proposte di referendum e leggi di iniziativa popolare, da portare avanti
con tutte le forze sociali, politiche, di movimento disponibili, a partire
dalla Federazione della Sinistra, per: -contrastare le privatizzazioni a partire da quelle dei servizi pubblici locali e dell’acqua; -contrastare l’attacco al lavoro pubblico, alla scuola, all’università e alla ricerca pubblica; -contrastare la precarietà, la legge 30, la Bossi-Fini; -generalizzare gli ammortizzatori sociali e istituire il salario sociale; -rivendicare la costruzione di nuovi strumenti di intervento pubblico, sul terreno del credito e delle politiche industriali, per la riconversione sociale ed ecologica dell’economia. A partire dal contrasto al nucleare va proposto un piano per il lavoro e l’ambiente, per creare nuova occupazione attraverso politiche per l’efficienza energetica, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, la mobilità sostenibile, la messa in sicurezza del territorio; -rilanciare la lotta per la giustizia fiscale, attraverso il contrasto all’evasione, l’aumento della tassazione sulle rendite, l’istituzione di un’imposta patrimoniale, per diminuire la pressione fiscale sul lavoro dipendente e per la difesa e l’estensione del welfare. -contrastare lo “sdoganamento”
culturale e politico della mafia, a cominciare da una forte e netta
opposizione alla messa in vendita dei beni sequestrati alla mafia, sottratti
in questo modo all’attuale destinazione sociale. Vogliamo lavorare a favorire tutti i processi di unità d’azione dei sindacati – Cgil e sindacati di base - che si oppongono all’accordo separato. La radicalità della crisi e dell’attacco del governo domandano, per quel che riguarda il prossimo congresso della Cgil, l’assunzione di una scelta netta di discontinuità rispetto ad una stagione concertativa ormai finita, la costruzione di piattaforme contrattuali coerenti al rifiuto di firmare la controriforma sulla contrattazione definite nella piena autonomia e senza accettare le compatibilità imposte da Governo e Confindustria, la costruzione dei livelli di conflitto necessari a perseguire l’obiettivo di far saltare l’accordo separato. E’ necessario un salto di qualità rispetto all’iniziativa, ad oggi insufficiente, messa in campo dalla Cgil. E’ necessaria una scelta netta per la ricostruzione di un sindacato che abbia un autonomo progetto di trasformazione della società alternativo al neoliberismo, un sindacato che faccia della ricomposizione di classe, del conflitto e della democrazia la base della sua identità. In questo quadro la presenza di una discussione plurale, di diversi documenti, va intesa come una risorsa per il dispiegamento di un dibattito approfondito sul futuro e sulle strategie della Cgil. Il Comitato Politico Nazionale
di Rifondazione Comunista decide di sostenere con la campagna promossa
dalla Fiom per la democrazia sindacale. L’elezione delle Rsu in
ogni luogo di lavoro e senza quote di riserva, il referendum obbligatorio
sugli accordi sottoscritti sono obiettivi decisivi da conquistare e
punti qualificanti della proposta avanzata, pur nella non condivisione
da parte nostra, dello sbarramento nazionale al 5% come soglia per la
rappresentatività dei sindacati. Sosterremo la campagna della
Fiom con determinazione, nella consapevolezza che si tratta di una questione
decisiva dei livelli di democrazia complessivi del nostro paese. |