Partito
della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 28 - 29 novembre2009
Odg sull’adesione
alla manifestazione del 19 dicembre contro il Ponte sullo Stretto, presentato
da Danilo Barreca, Pier paolo Montalto, Gianluca Romeo, Mimmo Cosentino,
Omar Minniti.
Il Partito della Rifondazione
Comunista aderisce alla manifestazione del 19 dicembre di Villa S. Giovanni
per continuare a dire No al Ponte.
Ci opponiamo all’idea della riproposizione per il Sud delle cattedrali
nel deserto dell’intervento pubblico, in quanto esse stesse sono
divenute deserto, contribuendo a costruire ulteriore deserto intorno
a sé.
Una iniziativa che, per noi e per il movimento, assume il significato
di proporre all’intero paese un modello sociale e produttivo diverso
per il mezzogiorno, che garantisca lavoro sicuro, onesto e di qualità,
servizi pubblici di qualità, che rendano certi ed esigibili il
diritto all’acqua, alla salute, alla scuola.
Un modello economico autecentrato ed autopropulsivo, che tenga solamente
conto delle risorse, ambientali, paesaggistiche, architettoniche, artistiche
e storiche, delle risorse umane e dei saperi che il Sud possiede.
Tutti gli studi relativi all’impatto ambientale, al territorio,
al sistema dei trasporti del ponte, confermano che esso è inutile
all’economia, alla trasportistica, nonché gravemente dannoso
per l’ambiente, per il paesaggio e per il sistema urbanistico
di quel territorio.
Un Sud che non accetta più che altri decidano quale deve essere
il suo ruolo e si riappropria della gestione e del controllo democratico
del territorio.
Un Sud che si interroga sulla nuova questione meridionale in rapporto
agli attuali processi di globalizzazione, e che si oppone alle scelte
che gli assegnano una funzione dipendente, di polo del non lavoro e
della precarietà, di militarizzazione del territorio e di devastazione
ambientale. Con questa mobilitazione ci battiamo per liberare risorse
finanziarie, per potenziare e razionalizzare l’attraversamento
marittimo dello stretto, rilanciare la infrastrutturazione della Sicilia
e della Calabria, la velocità commerciale, la qualità
dei mezzi, dei servizi e del lavoro.
La priorità per la Calabria e la Sicilia è soprattutto
la messa in sicurezza del proprio territorio, soprattutto dopo ciò
che è avvenuto a Messina ed in Calabria nel mese di settembre
che è la rappresentazione di un disastro ambientale determinata
da queste classi dirigenti.
Danilo Barreca, Pierpaolo
Montalto, Gianluca Romeo, Mimmo Cosentino, Omar Minniti