Partito
della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 15 dicembre 2007
Documento
Segreteria APPROVATO CON 108 VOTI FAVOREVOLI
1. Il Comitato Politico Nazionale
considera un successo lo svolgimento e la conclusione dell’assemblea
generale della sinistra e degli ecologisti che si è svolta a
Roma l’8 e 9 dicembre.
Si è trattato di un evento importante, partecipato, ricco di
fermenti. Un evento promosso dalle forze politiche e aperto alla società,
attraversato da associazioni, movimenti, donne e uomini che hanno preso
la parola, hanno espresso contenuti importanti, di cui il prosieguo
del processo unitario non può fare a meno.
L’8 e 9 si sono assunti impegni che vanno resi cogenti con una
iniziativa immediata e coerente.
• Una campagna di ascolto, assemblee, incontri, dibattiti, in
tutte le città, la promozione di comitati, nuclei, tavoli della
sinistra unita e plurale, con una grande apertura esterna, alle associazioni
e ai movimenti. La costruzione di case della sinistra, di laboratori
sociali, come luoghi aperti alla partecipazione popolare.
• Un seminario nazionale sulle nuove forme della politica, in
cui affrontare il tema di come costruire il soggetto unitario e plurale
della sinistra come un nuovo spazio pubblico della politica. Un soggetto
unitario e plurale, quindi, aperto alla partecipazione di partiti e
soggetti politici, altri soggetti organizzati in movimenti e associazioni
e a singole donne e singoli uomini non iscritti ad alcuna forza politica
e non direttamente coinvolti dentro la partecipazione ad altri soggetti
collettivi.
• Un pronunciamento popolare per il 23 e 24 febbraio sulla costruzione
unitaria e plurale, la sua carta di intenti, le campagne da assumere
come prioritarie.
Si tratta, quindi, di assumersi una piena responsabilità politica,
di dispiegare una grande iniziativa unitaria nei territori come leva
fondamentale di questa nuova fase, di imprimere una accelerazione senza
la quale gli impegni assunti rischierebbero di rimanere sulla carta.
E’ coerente a questa ispirazione, e quindi obiettivo da perseguire
con determinazione e nel rispetto di quanto previsto dallo Statuto,
la proposta di presentare liste unitarie nelle prossime elezioni regionali
e amministrative.
Per affermare il processo di costruzione della sinistra unitaria e plurale,
bisogna saper selezionare le priorità e fissare su di esse l’agenda
politica. L’organizzazione della partecipazione è la priorità
nella costruzione di questa soggettività. Andranno discusse anche
le forme dell’organizzazione, di relazione, di decisione. Esse
dovranno essere una originale risposta alla crisi delle forme tradizionali
dell’organizzazione della politica, capaci di mettere in evidenza
il segno dell’esperienza emersa nel rapporto tra i movimenti e
la politica in questi anni, in ogni parte del mondo. A fondamento di
tali forme organizzative c’è la democrazia di genere e
la possibilità, anche per donne e uomini singoli, non iscritti
ad alcuna forza politica, di poter aderire ed iscriversi direttamente
al nuovo soggetto e partecipare alle discussioni e alle decisioni con
piena titolarità. In questa direzione, pensiamo che l’elaborazione
e l’esperienza della sinistra europea rappresentino un valore
significativo e una direzione di marcia utile.
Sarebbe esiziale, perché in contraddizione palese con questa
ricerca, tanto è che la respingiamo, la scorciatoia leaderistica
che viene proposta in analogia, con tutt’altra aspirazione rispetto
alla nostra, con il Partito Democratico.
2. La costruzione della sinistra
unitaria e plurale è fondamentale per dare una risposta in avanti
a una crisi politica, sociale, culturale che si fa sempre più
profonda. Il punto è affermare un’altra idea della politica,
alternativa a quella dominante che consiste nell’adattamento allo
stato di cose esistenti. Vuol dire rilanciare una idea e pratica della
politica come cambiamento. Quanto sta accadendo nel Paese, dalla strage
quotidiana sul lavoro, alla condizione reale di chi vive del proprio
salario e della propria pensione, alla situazione di incertezza di futuro
in cui versano milioni di giovani, per arrivare fino a questioni decisive,
anche per la convivenza democratica, come la lotta alle discriminazioni
e il riconoscimento di fondamentali diritti civili che vengono riconosciuti
ormai in quasi tutta Europa, pone una questione non rinviabile di credibilità
della politica. E’ con questo obiettivo che riaffermiamo la necessità
di una verifica complessiva dell’azione di governo e che abbiamo
lanciato la consultazione vincolante, a partire dalle iscritte e dagli
iscritti al PRC, sulla piattaforma e sull’esito di tale appuntamento,
a cui annettiamo una importanza decisiva e da cui dipenderà il
nostro rapporto con il governo e con la maggioranza. Proponiamo la convocazione,
entro i primi mesi del prossimo anno, di una conferenza nazionale delle
lavoratrici e dei lavoratori, che parta dalla condizione operaia e affronti
i temi della precarietà, della sicurezza e i nodi irrisolti di
una acuita questione salariale.
3. Anche la discussione sulla
nuova legge elettorale non è fuori da questo contesto. Per noi
il punto di fondo è non espungere il conflitto dalle istituzioni
e non separare politica e società, come si è cercato in
questi anni attraverso i vari meccanismi maggioritari. Noi sosteniamo
il sistema proporzionale sul modello tedesco, in coerenza con tutte
le proposte di legge presentate in passato in Parlamento; un meccanismo
proporzionale che libera il sistema politico dal bipolarismo coatto,
combatte la frammentazione e favorisce l’aggregazione di componenti
politiche radicate nella società. La discussione va fatta apertamente
e nella sede propria, il Parlamento. Ci batteremo fino in fondo nella
direzione suddetta e, comunque, per scongiurare il referendum che rappresenta
un ostacolo gigantesco affinché la sinistra possa vivere e operare
autonomamente.
4. Costruire la soggettività
unitaria e plurale della sinistra, sviluppare e radicare l’esperienza
del PRC, sono aspetti della medesima impresa politica, in quanto non
è in discussione l’autonomia politica, culturale e organizzativa
del partito.
Svolgeremo il VII Congresso Nazionale del Partito secondo le modalità
decise nel dispositivo specificatamente approvato. Apriamo una discussione
ampia nel partito per dare corpo e concreta attuazione a quel rinnovamento
e rafforzamento necessario che nella Conferenza di Carrara è
stato indicato, facciamo appello a tutte le istanze di partito territoriali
per avviare una grande campagna di adesione e tesseramento al PRC per
il 2008.
La segreteria nazionale