Partito della Rifondazione Comunista
Comitato Politico Nazionale 16 - 17 dicembre 2006

Proposta di Progetto di Ricerca sul Partito: “CAMMINARE DOMANDANDO…”

1. Il contesto: la Piramide che non c’è.

I partiti sono stati considerati a lungo come gli attori fondamentali delle democrazie rappresentative. Molta attenzione è stata quindi dedicata alla definizione del concetto di partito. Un concetto i cui referenti empirici sono notevolmente mutati nel tempo. Si tratta di un mutamento che ha riguardato più in generale i modelli e i paradigmi organizzativi propri delle istituzioni sociali così come si sono configurate nel XX Secolo.

Ma non di sola crisi si può parlare. Se infatti da una parte la società dell’atomizzazione ha comportato la compressione degli spazi di democrazia e partecipazione, l’emergere di nuovi movimenti sociali e di nuove forme organizzative ha aperto nuovi spazi e configurato nuove modalità dell’agire politico. Al declino delle forme di militanza classiche si affianca l’emersione di nuovi e plurali modelli di attivismo che al modello piramidale contrappongono la rete, e ai processi gerarchici rispondono con gli strumenti della democrazia partecipativa e deliberativa.

Rifondazione comunista ha avuto il merito di non eludere la questione del mutamento portando all’interno del suo dibattito i temi dell’autoriforma dell’agire politico e della relazione con il multiverso di pratiche e forme aggregative che il processo ormai maturo del movimento dei movimenti ha sedimentato nella società.
Si tratta -è questo il tema della discussione anche aspra che attraversa il Partito- di adattare cultura politica, strategie di azione e modelli organizzativi alle nuove richieste di partecipazione che emergono dalla società. La costruzione della Sinistra Europea e della sua sezione italiana è un momento di potenziale svolta del processo di trasformazione intrapreso da Rifondazione comunista.
Un processo di trasformazione che è al centro del dibattito e delle scadenze congressuali del Partito, ma sulle cui conseguenze e sulla cui efficacia ad oggi non è stata compiuta un’inchiesta svolta con rigore e volta a individuare evidenze che possano dare al dibattito basi e gambe solide.
Le nuove forme della politica, le modalità di partecipazione e il loro mutamento nel Partito della Rifondazione comunista sono l’oggetto di questa ricerca.

2. Domande e ipotesi dell’inchiesta sul partito

L’inchiesta intende contribuire al percorso della Conferenza di Organizzazione dando conto in termini analitici delle modalità e del livello di partecipazione degli iscritti al partito, e delle forme assunte dal loro agire politico.
Si intende quindi rilevare:

• QUANTO gli iscritti partecipano. Utilizzando strumenti di misurazione adeguati si intende valutare la propensione all’attivismo degli iscritti.
• PERCHE’ partecipano (o non partecipano). Aspettative politiche e personali, condizioni materiali e di vita, ostacoli, domande rispetto alla partecipazione.
• COME partecipano. Indagare le forme plurali dell’agire politico. Forme classiche della politica di partito (apertura e assemblee dei circoli, propaganda, volantinaggi e diffusione di Liberazione), e/o forme di azione campaign oriented, volontariato, occupazioni, associazionismo, boicottaggi, stili di vita, solidarietà e cooperazione internazionale. Indagare inoltre le forme della comunicazione utilizzate, il rapporto con Liberazione, con altri giornali locali, il rapporto con Internet e lo strumento informatico.
• DOVE partecipano. Individuare quali sono i luoghi dell’agire politico. I circoli e/o i gruppi dirigenti, luoghi istituzionali, associazioni, sindacati, occupazioni, collettivi, luoghi di vita quotidiana.
• VERIFICA dell’effettiva capacità di aprire percorsi di partecipazione e di costruire relazioni, contatti e reti e quindi della penetrazione del Partito nel corpo sociale così come verifica della capacità di passare dal saper dire al saper fare, per rispondere de facto alla crisi della politica e della forma partito.
• CRITICA alla separatezza istituzionale ovvero analizzare l’autonomia che spesso i livelli costituzionale del partito realizzano autorappresentandosi come il tutto cioè il Partito partendo solo dalla loro posizione autoreferenziale nei livelli istituzionali.
• ANALISI delle modalità di selezione dei quadri dirigenti, le forme di funzionamento degli organismi, le modalità di assunzione delle decisioni, le forme di finanziamenti della vita democratica interna… anche riaffermando l’idea di un’alternanza tra impegno nell’istituzioni, lavoro nel partito, impegno nell’organizzazione di massa.
• ROVESCIARE la piramide per restituire alla base, ai circoli la possibilità di contribuire a costruire il profilo politico del partito.
• INNOVAZIONE SPERIMENTAZIONE Domandare per leggere le tendenze o individuare innovazioni che consentano di allargare la base del partito anche con circoli o altro da individuare (tipo consulta etc.).

Per rispondere a tali domande è necessario individuare elementi esplicativi, dunque variabili indipendenti, che influiscono sulle modalità di partecipazione degli iscritti al Partito.
È possibile a questo proposito quattro dimensioni esplicative su cui si intendono raccogliere informazioni:

• La condizione sociale. Come e se influisce sulle forme della partecipazione la condizione generazionale e professionale dell’iscritto. Quali differenti forme dell’agire politico si richiedono rispetto alla condizione sociale.
• La cultura politica. E’ una variabile fondamentale rispetto all’agire politico. Per cultura politica si intendono le rappresentazioni e le percezioni degli iscritti rispetto a questioni fondanti che hanno caratterizzato il processo di innovazione di Rifondazione comunista. Dunque rispetto al potere, alla nonviolenza, alle culture dei nuovi movimenti, al rapporto con la dimensione di governo (nazionale e locale) e alle sue conseguenze, e al processo di costruzione della Sinistra Europea.
• La condizione territoriale. Quali differenze sono riscontrabili sulle modalità di partecipazione tra iscritti appartenenti a contesti metropolitani, a medi e a piccoli centri. La presenza o l’assenza sul territorio di forme di coordinamento con la società civile e i movimenti. La presenza o meno di vertenze territoriali e ambientali in corso. L’attivazione sul territorio di pratiche partecipative e il coinvolgimento del Partito in esse.
• Il rapporto con le istituzioni. Presenza/assenza di rappresentanti istituzionali nei governi locali. Rapporto continuativo/non continuativo di fiducia/sfiducia con gli eletti e dipendenza/indipendenza (economica e politica) di circoli e iscritti da essi. Di nuovo: attivazione di pratiche partecipative e coinvolgimento degli iscritti.
• Condizione di genere Presenza/assenza e consistenza quantitativa e qualitativa della presenza femminile nei gruppi attivi e nei gruppi dirigenti dei circoli e del partito. Aspettative/richieste/criticità rispetto a spazi di vita e rispetto di essi nelle attività del partito. Come il rispetto della condizione di genere si riflette : nella qualità dei rapporti tra uomini e donne del partito, nelle condizioni di militanza delle donne nel partito adeguate alle condizioni di vita delle donne ( lavoro/ rapporti familiari),nella presenza delle donne sia come quantità complessiva sia negli incarichi di responsabilità
• Tempi di vita e tempi della politica. Compatibilità/incompatibilità dei processi organizzativi con tempi di vita individuali e familiari degli iscritti, percezione della qualità delle relazioni umane.

Attraverso l’analisi condotta su queste variabili indipendenti si intende indagare quali siano gli elementi che favoriscono o ostacolano la partecipazione degli iscritti alla vita del partito e come essi siano correlati alle forme assunte dall’agire politico.
L’ipotesi di partenza della ricerca è che i circoli e le forme tradizionali della politica proprie del Partito siano insufficienti rispetto a nuove e plurali richieste di partecipazione.
Il modello organizzativo del Partito è fermo a un modello “oligarchico” e “piramidale” incapace di cogliere bisogni e domande provenienti dalla frammentazione dei soggetti sociali.
Si ipotizza quindi che la crisi delle forme organizzative tradizionali sia da individuare nel gradino esistente tra esse e la richiesta di forme di partecipazione flessibili, orientate a temi e campagne, legate tra loro da modalità organizzative reticolari.

3.Metodologia

Finalità della ricerca è quindi condurre un’indagine che possa fornire una fotografia dello stato del Partito della Rifondazione comunista articolata su vari livelli di analisi. Per ciascuno di essi si intendono utilizzare specifici strumenti metodologici, finalizzati a fornire dati quanto più possibile rispondenti alle esigenze.

• Rilevazione con questionario strutturato somministrato, prima dello svolgimento dello svolgimento delle conferenze di organizzazione provinciale
• Focus groups con attori privilegiati, individuati su macroaree territoriali (Nord, Centro, Sud e Isole) e diversificati per condizione sociale, cultura politica, condizione di genere e rapporto con le istituzioni.
• Somministrazione questionario durante i lavori della conferenza di organizzazione nazionale di fine marzo 2008.
Chiusura Prima fase


• Seconda fase (giugno 2007 / marzo 2008) Inchiesta censuaria sugli iscritti.

Le interviste strutturate ed i focus groups costituiscono la prima fase e saranno portati avanti contemporaneamente. Il questionario strutturato somministrato alle platee della conferenza di organizzazione è finalizzato all’acquisizione di informazioni fornite da membri attivi ed impegnati nei processi organizzativi del partito e della relativa attività politica.

Considerate le caratteristiche dei partecipanti alle platee della Conferenza, il questionario loro somministrato può offrire un duplice livello conoscitivo. Il primo può essere definito diretto, poiché costituito da informazioni sulla partecipazione fornite da soggetti che si dà per scontato siano politicamente attivi: come, dove, quando, perché con chi partecipano questi attori.
Gli stessi soggetti saranno però in grado di fornire informazioni mediate riguardo il proprio contesto dell’agire politico. Attraverso le esperienze degli attori intervistati, si intendono raccogliere elementi che possano dare risposte a interrogativi quali "con chi, con quanti, dove e in quali occasioni svolgono attività politica".

I focus groups, invece hanno lo scopo di ottenere informazioni qualitativamente più definite e di approfondire la conoscenza delle differenze nell’agire politico sulla base delle cinque variabili individuate (vedi par.2).
Il Focus Group è uno strumento conoscitivo utile nella sua idoneità a promuovere una discussione aperta e approfondita, che metta in luce criticità e punti di eccellenza nelle forme dell’agire politico del Partito. L’utilizzo del focus group nelle attività del partito rappresenta un punto di interesse inedito, poiché permette un confronto di carattere discorsivo che si intende volutamente liberare dalle dinamiche conflittuali (o aggregative) insite in ogni occasione di dibattito interno.

Si prevede di svolgere tre focus groups composti ciascuno da dieci persone le cui esperienze siano differenziate secondo le variabili indipendenti dell’indagine. L’individuazione dei partecipanti sarà cura dei segretari regionali e (dove siano presenti) dei responsabili regionali inchiesta, in coordinamento con i responsabili nazionali della ricerca.

Sulla base dei risultati ottenuti attraverso questa fase dell’inchiesta sarà possibile affrontare una seconda fase nella quale si propone di procedere: a una seconda fase dell’inchiesta censuaria che tenga conto anche del materiale che risulterà dalla prima parte dell’inchiesta. Questa fase può restituire dati quantitativamente significativi e, a partire dal percorso di ricerca avviato parallelamente alla conferenza di organizzazione, restituire un’immagine quanto più definita possibile delle forme di partecipazione del nostro partito, e delle condizioni che possono produrre una nuova forma di dare risposta alla domanda di agire politico presenti nella società.

Particolare cura è da riservare alla fase dell’imputazione dei dati, poiché tutti i casi dubbi o in cui c'è un certo margine di interpretazione dovranno essere immediatamente standardizzati, o comunque tradotti con lo stesso metro. Per questo è opportuno da subito mettere a punto un gruppo operativo che standardizzi il metodo di imputazione attraverso l’installazione degli appositi software e la formazione di quanti dovranno farne uso.
Imputazione dati. A questo proposito dobbiamo verificare con l’apparato tecnico se è possibile utilizzare le modalità d’inserimento dati usate per il tesseramento e quindi utilizzando la scannerizzazione che consente di guadagnare tempo e ridurre tantissimo i costi. Su questo va fatto un confronto con l’area organizzazione e responsabile tesseramento.

4. Tempi e prodotti

La prima fase dell’inchiesta si svolgerà parallelamente ai lavori della conferenza di organizzazione del Partito, di cui vuole essere parte integrante. La rilevazione attraverso il questionario e i focus groups sono da considerarsi come forma di “conricerca”, dunque come momento di partecipazione e di espressione diretta degli iscritti.
Si intende concludere questa fase del lavoro entro la conferenza nazionale, giungendo ad essa avendo imputato, elaborato ed interpretato i dati. Sarà prodotto un rapporto che sarà consegnato alla segreteria nazionale per una successiva valutazione ed analisi dei risultati.
L’intenzione è quella di giungere all’appuntamento della conferenza con una pubblicazione breve e agevole che possa rappresentare un contributo ai suoi lavori basato sui dati raccolti in forma quanto più possibile rigorosa e indipendente rispetto alle fisiologiche dinamiche di appartenenza proprie del dibattito interno di un partito.

Sui risultati e sulle conseguenze di questa prima fase sarà possibile impostare il lavoro successivo che, continuando a monitorare le forme e le dinamiche della partecipazione che emergono nel processo di trasformazione del PRC e di costruzione della Sinistra Europea, porti al congresso del Partito previsto per il 2008 ad una nuova e più consistente pubblicazione.

Le informazioni, gli spunti, i dati che emergeranno dal lavoro di inchiesta saranno patrimonio comune del Partito. Intendono dare una rappresentazione reale e non mediata dell’agire politico che esso produce, ma ancor di più delle modalità di partecipazione che gli si chiede di produrre.
Un patrimonio conoscitivo che, per quanto ovviamente orientato dalle ipotesi formulate da chi lo ha elaborato, non potrà da sé definire le nuove formule e soluzioni organizzative adatte alle nuove domande di partecipazione dell’attivismo diffuso.
Esso potrà solo rappresentare una base documentata per affrontare un dibattito democratico che è l’ineludibile strumento di trasformazione di noi stessi e della società.

Comunicare il nostro agire politico
Anche in termini di innovazione della strumentazione dell'inchiesta è fondamentale produrre una discontinuità. In questo senso risulta fondamentale la produzione di un prodotto multimediale con cui comunicare questo lavoro d'inchiesta. In relazione con il dipartimento comunicazione e innovazione tecnologiche - con il quale si è già realizzata un'esperienza durante la festa nazionale che ha portato alla realizzazione di materiali sulla precarietà con la campagna "io scado il...." - si possono attivare le energie per la costituzione di un gruppo di lavoro ad hoc che lavori a.... un dvd dal titolo “ricomincio da te” composto da un intervista al segretario, una selezione delle interviste collettive e focus group e dalla rappresentazione grafica dei dati dell’inchiesta; e con una mostra di n° 2 fotografie di ciascun circolo fatta una dall’esterno e una all’interno. Mostra che si potrebbe intanto produrre, costruire e allestire nella sala convegno dove si svolgerà la conferenza.

chiudi - stampa